13/04/2017
L'Unione delle Camere Penali Italiane, con il proprio Osservatorio Carcere, denuncia il progetto di trasformare le Rems in mini OPG

Sin dall’istituzione delle REMS, l’UCPI aveva evidenziato il pericolo, oggi materializzatosi nella riforma su cui vi è stata la fiducia del Senato. L’Unione delle Camere Penali, con il proprio Osservatorio Carcere, fa appello, pertanto, al Governo ed a tutte le forze parlamentari affinché se ne facciano carico prima che il provvedimento sia definitivamente approvato
 

 

Il DDL sulla riforma del processo penale recentemente approvato dal Senato ed attualmente pendente dinanzi alla Camera dei Deputati, accanto a varie altre disposizioni che sono al centro della protesta di questi giorni degli Avvocati penalisti, si segnala anche per un preoccupante intervento nel delicatissimo settore del trattamento degli autori di reato affetti da patologie mentali.L’art. 1 c. 16 lett. d) stabilisce, infatti, il collocamento nelle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS) non solo (prioritariamente) dei soggetti definitivamente prosciolti per infermità mentale e socialmente pericolosi, ma anche di coloro per i quali l’infermità di mente sia sopravvenuta durante l’esecuzione della pena, degli imputati sottoposti a misure di sicurezza provvisorie e di tutti coloro per i quali occorra accertare le condizioni psichiche, qualora le sezioni degli istituti penitenziari alle quali sono destinate non siano idonee a garantirne i trattamenti terapeutico-riabilitativi.Si tratta di una norma che snatura completamente la funzione che si era voluto attribuire alle REMS con la L. 81/2014, trasformandole, di fatto, nella riproduzione, in dimensioni ridotte, dei vecchi Ospedali Psichiatrici Giudiziari, quali luoghi di segregazione di tutti i soggetti affetti da problematiche di disagio mentale, e che inoltre ne determinerebbe rapidamente il totale collasso per l’impossibilità di accogliere adeguatamente un’utenza così vasta e variegata.L’indifferibile esigenza di tutelare il diritto alla salute di coloro che sono attualmente collocati nelle sezioni psichiatriche degli Istituti Penitenziari, tragicamente sottolineata anche da recenti fatti di cronaca, va piuttosto perseguita mediante l’adeguamento ed il rafforzamento di tali sezioni e favorendo la presa in carico da parte dei Servizi Psichiatrici territoriali di tutti coloro il cui trattamento possa essere gestito in regime non detentivo.La soluzione prospettata invece rischia di aggravare le attuali problematiche, compromettendo il già difficile percorso dell’importante riforma del settore operata con la chiusura degli OPG.Il voto di fiducia al Senato ha impedito – come in altre non meno importanti materie - di tenere conto di tali circostanze nel dibattito politico. L’Unione delle Camere Penali, con il suo Osservatorio Carcere, fa appello, pertanto, al Governo ed a tutte le forze parlamentari affinché se ne facciano carico prima che il provvedimento sia definitivamente approvato.

 

Roma, 11 aprile 2017

Avv. Riccardo Polidoro

Responsabile Osservatorio Carcere UCPI

Avv. Beniamino Migliucci

Presidente Unione Camere Penali Italiane