16/02/2018
Turchia: ergastolo alle libertà

L’Unione, nell’esprimere solidarietà ai giornalisti e alle persone condannate, raccoglie la preoccupazione espressa dalla Federazione Nazionale della Stampa e la proposta di una manifestazione di solidarietà per tutte le persone private delle libertà in Turchia, rendendo disponibile la partecipazione alla stessa dei penalisti italiani.
 

In Turchia proseguono le violazioni dei più elementari diritti di espressione, dei diritti di difesa e delle libertà fondamentali. Dopo gli arresti di avvocati, magistrati, accademici, giornalisti, scrittori e comuni cittadini, per reprimere il dissenso e la richiesta di maggiori libertà, oggi è arrivata la condanna all’ergastolo per lo scrittore e giornalista Mehmet Altan, per suo fratello Ahmet, e per i giornalisti Nazli Ilicak, Fevzi Yazici, Yakup Simsek e Sukru Tugrul Ozsengul. La condanna è motivata da un asserito tentativo, da parte dei giornalisti, di “rimuovere l’ordine costituzionale“, e dall’aver incitato al tentativo di golpe, poi represso nel sangue e con arresti di massa. Un altro giornalista, Deniz Yucel, incarcerato da oltre un anno con l’accusa di terrorismo, è stato rilasciato dopo aver accettato la formalizzazione della richiesta di una condanna a 18 anni di carcere, per “propaganda per un’organizzazione terroristica” e per avere “fomentato l’odio e l’ostilità”. L’Unione, nel ribadire la propria preoccupazione per la costante violazione dei diritti umani e per la repressione della libertà d’espressione in Turchia, nell’esprimere solidarietà ai giornalisti e alle persone condannate, raccoglie la preoccupazione espressa dalla Federazione Nazionale della Stampa e la proposta di una manifestazione di solidarietà per tutte le persone private delle libertà in Turchia, rendendo disponibile la partecipazione alla stessa dei penalisti italiani.

Roma, 16 febbraio 2018

La Giunta
 

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