02/08/2018
Incontro con il Ministro Bonafede

Il resoconto dell’incontro con il Ministro della Giustizia.

Si è svolto mercoledì scorso, presso il Ministero della Giustizia, nell’ambito della prima convocazione delle associazioni forensi, l’incontro del Ministro Bonafede con il Presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane, Beniamino Migliucci, accompagnato dal segretario Francesco Petrelli, che ha avuto ad oggetto i temi delle riforme del processo penale e del diritto sostanziale oggetto del “contratto” di governo. Il Presidente Migliucci ha rappresentato al Ministro la ferma contrarietà dell’avvocatura penale rispetto a tali iniziative di riforma, evidenziando in particolare la irragionevolezza e la contraddizione con i principi costituzionali della ipotizzata riforma della prescrizione che bloccherebbe il decorso della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, decretando con ciò un tragico allungamento dei tempi delle decisioni definitive, un pericoloso sbilanciamento del processo ed una conseguente violazione della presunzione di innocenza. Ragioni che inducono a ritenere oppressiva ed iniqua la ipotizzata abolizione del divieto della reformatio in peius, che finirebbe con il trasformare il processo di appello in una sorta di ordalia. Il Presidente Migliucci ha anche sottolineato la impossibilità di rinunciare al principio di proporzione nell’ambito della riforma della legittima difesa, e nell’ambito della riforma del sistema penitenziario di abbandonare il principio costituzionale della finalità rieducativa della pena, dovendosi al contrario rafforzare e incrementare il ricorso alle pene alternative al carcere. Quanto all’aumento delle pene in materia di lotta alla corruzione, ed alla ipotizzata introduzione di “agenti sotto copertura” come forme di contrasto ai reati contro la PA, Migliucci ha ancora evidenziato, da un lato, la dimostrata inutilità di simili inasprimenti in un settore nel quale le sanzioni detentive sono già altissime e, dall’altro, il rischio di introdurre nel sistema delle amministrazioni pubbliche e degli ambienti di lavoro una pericolosa cultura del sospetto, ribadendo infine contrarietà ad ogni forma di ulteriore incremento dell’utilizzo del “doppio binario”, disgregatrice e produttiva di inefficienza anziché di una necessaria trasparenza. Sul tema della specializzazione, è stato chiesto al Ministro di emanare subito il regolamento in materia, ormai oggetto di ampia condivisione. Introducendo il tema della riforma delle intercettazioni, il Segretario Petrelli ribadendo i motivi di radicale avversità ai contenuti del recente D.Lvo, ha chiesto al Ministro che l’avvocatura venga coinvolta nei lavori di una riforma nell’ambito della quale appare fondamentale, accanto alla tutela della riservatezza, la tutela dei diritti della difesa e della stessa funzione difensiva. Il Ministro, rispondendo alle diverse sollecitazioni ha voluto sottolineare la sua volontà, già evidenziata dalla organizzazione di questo primo incontro, di esercitare il metodo di una intensa interlocuzione, rassicurando circa la autonoma posizione in merito ad alcuni dei temi all’esame del governo e del parlamento, ed affermando la propria disponibilità a rivalutare i temi dell’esecuzione penale alla luce del condiviso principio della finalità rieducativa delle pene, concordando sulla denunciata criticità dell’attuale condizione carceraria.

Roma, 2 agosto 2018

La Giunta

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