12/10/2018
Determinazioni di fine vita fra Costituzione e Cedu: diritti o delitti?

Venerdì 5 ottobre si è svolta presso l'Auditorium Santa Margherita dell'Università Ca’ Foscari a Venezia una tavola rotonda molto partecipata sul tema: "Determinazioni di fine vita tra Costituzione e Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo: diritti o delitti?" organizzata dalla Camera Penale Veneziana, col Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Venezia e l'Unione delle Camere Penali Italiane.

L'iniziativa, patrocinata dal Consiglio Nazionale Forense, dall'Ufficio di Venezia del Consiglio d'Europa, dall'Institut des Droits de l'Homme des Avocats Européens e dalla rivista Giurisprudenza Penale, si è proposta, attraverso un approccio interdisciplinare alla tutela multilivello dei diritti fondamentali, di analizzare le responsabilità penali nelle scelte di fine vita anticipando i possibili approdi ai quali potrà giungere la Corte Costituzionale il 23 ottobre prossimo quando sarà chiamata a decidere sulla questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte di Assise del Tribunale di Milano con riferimento all’art. 580 c.p. nella parte in cui incrimina le condotte di aiuto al suicidio a prescindere dal loro contributo alla determinazione o al rafforzamento del proposito suicidario.

Ma l’evento veneziano ha, anche, rappresentato l’occasione per parlare di responsabilità penali derivanti dalla L. 219/2017 in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento, e per affrontare attraverso un approccio pluralistico e tecnico in un’ottica di reciproco confronto e dialogo, senza pregiudizi, temi fondamentali quali quello della dignità della vita, della libertà di coscienza, e della solidarietà alla luce dei dati normativi nazionali e sovranazionali.

Dopo i saluti istituzionali e l'introduzione a cura dell'Avv. Federico Cappelletti, in veste di responsabile della Commissione Europa e Relazioni Internazionali della Camera Penale Veneziana e coordinatore della Commissione Diritti Umani del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Venezia, sono intervenuti, con la moderazione dell'Avv. Guido Stampanoni Bassi, Direttore della rivista Giurisprudenza Penale, che lo scorso mese di giugno ha lanciato una call for papers proprio sullle “Questioni di fine vita", il Prof. Giovanni Maria Flick, Presidente Emerito della Corte Costituzionale, con una prolusione sulla dignità del vivere e la dignità del morire nell’ottica costituzionale, l'Avv. Prof. Vittorio Manes, Ordinario di Diritto Penale nell’Università di Bologna, il quale ha affrontato il tema del diritto penale di fronte al suicidio, il Prof. Avv. Marco Azzalini, Associato di Diritto Privato nell’Università degli Studi di Bergamo, che ha evidenziato le principali questioni aperte a seguito della legge 219/2017, il Dott. Domenico Airoma, Procuratore aggiunto presso il Tribunale di Napoli Nord, che ha parlato di fine vita e libertà di coscienza, il Rev. Dott. Corrado Cannizzaro, Docente di Teologia Morale e Bioetica presso lo Studium Generale Marcianum di Venezia, che ha presentato la posizione della Chiesa Cattolica, ed il Dott. Roberto Chenal, giurista presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che ha trattato, in una relazione ricca di spunti pratici, del tema del fine vita nella Convenzione Europea dei Diriti dell'Uomo; le conclusioni sono state a cura dell'Avv. Federico Vianelli, Tesoriere dell'Unione delle Camere Penali Italiane che ha ribadito l’importanza di un approccio laico e tecnico alla materia oggetto di discussione.

I lavori della tavola rotonda sono disponibili al seguente link grazie a Radio Radicale che ne ha assicurato la copertura video integrale. 

Roma, 12 ottobre 2018