27/12/2018
Appello al Capo dello Stato: le adesioni dei docenti sono ora 150

La nuova lettera del Presidente UCPI al Presidente Mattarella

Illustrissimo Signor Presidente,

faccio doveroso seguito all’appello condiviso dai penalisti italiani con 110 Accademici, da noi proposto alla Sua attenzione il 19 dicembre u.s., per rappresentarLe che , nelle more, si sono aggiunte altre ed assai autorevoli adesioni.

Le nuove adesioni sono le seguenti:

Paolo Alvazzi del Frate - Professore Ordinario di Storia del Diritto medievale moderno Università Roma Tre
Riccardo Borsari - Professore Associato Diritto penale Università degli Studi di Padova
Guido Casaroli - Professore Ordinario di Diritto penale Università di Ferrara
Carlotta Conti - Professore Ordinario di Diritto processuale penale Università di Firenze
Luigi Cornacchia - Professore Associato di Diritto penale Università del Salento
Biagio De Giovanni - Professore Emerito Università degli Studi di Napoli 'L'Orientale'
Giulio De Simone - Ordinario di Diritto penale Università del Salento
Carlo Fiore - Professore Emerito di Diritto penale Università Federico II di Napoli
Gabriele Fornasari - Professore Ordinario Diritto penale Università di Trento
Angelo Giarda -  Professore Emerito di Diritto penale Università Cattolica di Milano
Clelia Iasevoli -  Professore Associato di Procedura penale Università Federico II di Napoli
Giorgio Licci - Professore Associato di Diritto penale Università di Torino
Carlo Longobardo - Professore Ordinario di Diritto penale Università Federico II di Napoli
Giorgio Pighi - Professore Associato di Diritto penale Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Maria Beatrice Magro - Professore Ordinario Diritto penale Università Guglielmo Marconi di Roma
Annibale Marini - Presidente Emerito della Corte Costituzionale
Valentina Masarone - Professore Associato di Diritto penale Università di Napoli ‘Federico II’
Domenico Notaro - Professore Associato in Diritto penale Università di Pisa
Annamaria Peccioli Professore Associato di Diritto penale Università degli Studi di Genova
Claudia Pecorella - Professore Ordinario di Diritto penale Università Bicocca di Milano
Domenico Pulitanò - Professore Emerito di Diritto penale Università Bicocca di Milano
Salvatore Randazzo - Professore Ordinario di Diritto romano Università Lum Jean Monnet
Antonio Vallini - Professore Ordinario di Diritto penale Università di Pisa
Mario Zanchetti - Professore Ordinario di Diritto penale Università LIUC Carlo Cattaneo

 

A tali adesioni si sono infine da ultimo aggiunti ulteriori 16 docenti in calce ad un autonomo documento di adesione al nostro appello, e che di seguito trascrivo:

 

"I sottoscritti professori di diritto processuale penale,

preso atto con rammarico che il ddl definitivamente approvato dalla Camera dei deputati il 18 dicembre 2018 sopprime il decorso della prescrizione del reato a partire dalla pronuncia della sentenza di primo grado, senza introdurre alcun correttivo o meccanismo compensativo, 

osservano quanto segue:

(a) la prescrizione è istituto appartenente al diritto sostanziale, collegato in primo luogo alla funzione rieducativa della pena che sarebbe compromessa se la condanna fosse eseguita ad eccessiva distanza dalla commissione del reato;

(b) come tale, opera per l’intero arco temporale che separa la commissione del reato dalla sentenza irrevocabile; pertanto, la sua soppressione, a partire da tappe intermedie nello svolgimento del processo, appare in contrasto con l’art 27 comma 3 Cost., relativo alla funzione rieducativa della pena;

(c) la durata ragionevole del processo è tanto un diritto individuale dell’imputato, garantito dalle Convenzioni internazionali, quanto, come risulta dall’art. 111 Cost,, una elementare condizione di efficienza di un processo ispirato a fondamentali principi di giustizia, quali la terzietà del giudice, il diritto alla prova, l’oralità e il contraddittorio, oggi fortemente messi a rischio da indirizzi giurisprudenziali regressivi e da illiberali proposte di riforma, all’insegna di un pericoloso populismo giudiziario;

 (d) non è dubbio che sul piano pratico la prescrizione possa garantire dal rischio di un processo senza fine. Tuttavia, sarebbe gravemente errato pensare che la prescrizione possa essere lo strumento per garantire la ragionevole durata del processo, la quale non va perseguita con l’automatismo di termini che tronchino lo svolgimento del processo, segnandone la nichilistica fine, ma con mezzi che, salve eccezionali ipotesi di improcedibilità, consentano di adempiere alla sua tipica funzione cognitiva di ricostruzione del fatto nel contraddittorio delle parti; 

(e) a tal fine sono numerosi gli interventi auspicabili per garantire efficienza al processo senza ledere le garanzie. Fra quelli tipicamente processuali, il controllo del gip sulla tempestiva iscrizione delle notizie di reato; l’incremento delle forme di deflazione, tra le quali un più ampio ricorso alla causa di non punibilità per irrilevanza del fatto; l’inappellabilità dell’assoluzione invece della laboriosa e spesso inefficace rinnovazione del dibattimento d’appello, in una prospettiva conforme al diritto  al riesame garantito dall’art. 14 del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici; l’impegno ad una semplice riscrittura chiarificatrice del codice di rito, ormai disarticolato dai continui ritocchi legislativi e dalle sentenze costituzionali. Sul piano ordinamentale appare indispensabile l’aumento dell’organico dei magistrati in proporzione al carico giudiziario da fronteggiare;

(f) è essenziale: porre un freno alla irresponsabile politica di moltiplicazione delle fattispecie criminose e alla loro estensione in sede di giurisprudenza ‘creativa’; evitare un ricorso irragionevole agli aumenti delle pene e all’abuso dei meccanismi di ‘doppio binario’; scongiurare derive verso la dimensione penale carcero-centrica; operare il riassetto gerarchico delle fonti normative nazionali e sovranazionali, oggi in stato di disordinata concorrenza; affermare il primato democratico della legislazione al cui vertice resta la Costituzione, oggi sgretolato dalle spinte di un diritto ’vivente’ sempre più affrancato da quello ‘vigente’; perseguire il recupero, per nulla utopico, ma  perfettamente ragionevole, della funzionalità del linguaggio legislativo la cui oscurità e incoerenza sono spesso all’origine delle continue incertezze interpretative, capaci di ostacolare il decorso dei processi o di determinarne la regressione ai gradi inferiori di giudizio, pertanto si uniscono, nella varietà delle motivazioni, all’auspicio formulato dall’Unione delle Camere penali affinché il Presidente della Repubblica, supremo garante della Costituzione, valuti l’opportunità del rinvio del disegno di legge alle Camere"

Teresa Bene - Professore Ordinario di diritto processuale penale – Università della Campania «Luigi Vanvitelli»
Francesco Caprioli - Professore Ordinario di diritto processuale penale – Università di Torino
Fabio Cassibba - Professore Associato di diritto processuale penale - Università di Parma
Paolo Ferrua - Professore Emerito di diritto processuale penale – Università di Torino
Rosanna Gambini - Professore Ordinario di diritto processuale penale – Università di Torino
Giulio Garuti - Professore Ordinario di diritto processuale penale - Università di Modena e Reggio Emilia 
Barbara Lavarini - Professore Associato di diritto processuale penale – Università di Torino
Paola Maggio - Professore Aggregato di diritto processuale penale - Università di Palermo
Serena Quattrocolo - Professore Ordinario di diritto processuale penale – Università del Piemonte Orientale
Giuseppe Riccio - Professore Emerito di Procedura penale – Università di Napoli «Federico II»
Adolfo Scalfati - Professore Ordinario di diritto processuale penale – Università di Roma «Tor Vergata»
Andrea Scella – Professore Ordinario di diritto processuale penale -Università di Udine
Metello Scaparone - Professore Ordinario di diritto processuale penale – Università di Torino
Laura Maria Scomparin - Professore Ordinario di diritto processuale penale – Università di Torino
Fabrizio Siracusano - Professore Associato di diritto processuale penale - Università di Enna «Kore»
Giovanni Paolo Voena - Professore Ordinario di diritto processuale penale – Università di Torino

Sono pertanto 150 i docenti che hanno infine sottoscritto quell’appello da noi trasmessoLe, appunto, il 19 dicembre  u.s., e che per brevità allego nuovamente in copia.

Colgo l’occasione, Signor Presidente, per rivolgerLe a nome di tutti i penalisti italiani gli auguri più cordiali per un felice anno nuovo.

Roma, 27 dicembre 2018

Avv. Gian Domenico Caiazza


Nelle ultime ore hanno inoltre aderito all'appello

Antonio Cavaliere - Professore Ordinario di Diritto penale - Università Federico II di Napoli
Novella Galantini  - Professore Ordinario di Diritto processuale penale - Universita’ Statale di Milano
Livia Giuliani  - Professore Ordinario di Diritto processuale penale - Università di Pavia
Giulia Mantovani  - Professore Associato di Diritto processuale penale - Università di Pavia
 

 

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