08/07/2020
Appello per il mantenimento dei colloqui audiovisivi telematici

Pubblichiamo il documento dell'Osservatorio Carcere relativamente all'uso di applicativi in videonconferenza per i colloqui audiovisivi.

Fra le tante criticità, una delle poche novità positive registratesi durante la recente emergenza pandemica nel mondo del carcere è rappresentata dall’improvvisa accelerazione nell’uso di applicativi di videoconferenza per l’effettuazione di colloqui audiovisivi fra detenuti / internati e loro familiari, nonché fra i primi ed i rispettivi difensori.

L’uso di applicativi a ciò finalizzati era in sperimentazione da tempo, con alterne fortune. Improvvisamente, grazie ai vantaggi sanitari che potevano immediatamente ricavarsene, ci si è resi conto che era possibile allestire postazioni in tutti (o quasi tutti) gli Istituti di detenzione e perfino sostituire integralmente i colloqui visivi, che il rischio di contagio suggeriva di sospendere.

É doveroso sottolineare che l’incontro diretto è altra cosa e che la sostituzione integrale rispondeva ad esigenze di emergenza, ma l’occasione ha consentito di sperimentare finalmente anche ulteriori vantaggi, oltre a quelli legati alla specifica congiuntura, che connotano questa modalità di interazione e suggeriscono di mantenerla a regime. Essa, infatti, in particolare, consente di coltivare rapporti ben più gratificanti di quelli consentiti da una mera telefonata anche per chi, per ragioni di lontananza, economiche o di salute, non ha la possibilità di accedere ai colloqui visivi di persona, che richiedono spesso impegnative e costose trasferte.

Ecco dunque che, finita l’emergenza, alcuni detenuti hanno deciso di manifestare l’aspirazione che i colloqui in videoconferenza vengano mantenuti a regime, scrivendo al Presidente della Repubblica. A ciò hanno fatto eco varie iniziative del mondo della cultura e del volontariato carcerario, atte a rivolgere la medesima sollecitazione alle Istituzioni preposte.

L’Unione delle Camere Penali Italiane, con il proprio Osservatorio Carcere, ritiene di doversi esprimere a favore di queste iniziative e rivolge accorato richiamo in tal senso al Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, al Ministero della Giustizia ed al Governo tutto, affinché lo sforzo organizzativo compiuto durante l’emergenza pandemica non sia dilapidato e i colloqui audiovisivi vengano mantenuti, quale alternativa ai colloqui dal vivo, ove questi risultino non praticabili.

Roma, 8 luglio 2020

L’Osservatorio Carcere

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