
La nota UCPI sull’incontro tenutosi ieri con il Ministro della Giustizia On.Carlo Nordio.
Ieri si è tenuto l’incontro tra il Ministro della giustizia On. Carlo Nordio e l’Unione Camere Penali Italiane, rappresentata dal Presidente Gian Domenico Caiazza, dalla Vicepresidente Paola Rubini e dal Segretario Eriberto Rosso. I penalisti italiani hanno espresso al Ministro vivo apprezzamento per le linee programmatiche esposte in Parlamento, ed auspicano che ad esse possano seguire concrete iniziative di attuazione. L’Unione ha inoltre indicato al Ministro le iniziative di riforma che essi reputano prioritarie. In primo luogo, il ritorno al regime della prescrizione sostanziale, in particolare secondo la proposta articolata dalla Commissione Lattanzi, sottolineando la notevole convergenza di intenti, su questo punto, di una maggioranza parlamentare ben più ampia di quella di governo. Anche sul tema della riforma delle intercettazioni e delle impugnazioni del Pubblico Ministero, i penalisti hanno proposto al Ministro l’apertura di tavoli di lavoro con avvocatura e magistratura per definire possibili approdi condivisi. Sulla separazione delle carriere, storica battaglia delle Camere Penali, il Ministro è stato informato dell’impegno dei penalisti per l’avvio del percorso parlamentare della proposta di legge di iniziativa popolare sulla quale UCPI raccolse le firme di oltre 70mila cittadini, oggi riproposta dall’On. Costa e già assegnata alla commissione Affari Costituzionali. Sul tema della drammatica emergenza carceraria, i penalisti hanno ribadito con forza la strada delle misure alternative, da implementare e rendere più efficaci sulla scia del lavoro svolto dalla Commissione Giostra nel 2017, sottolineando la fallacia di una idea di certezza della pena declinata come certezza del carcere. La delegazione UCPI ha consegnato al Ministro una articolata serie di proposte, elaborate dalla Giunta in collaborazione con il centro studi Marongiu, di modifica dei decreti attuativi della riforma Cartabia, con particolare riguardo alla parte relativa alle riforme di alcuni istituti processuali. La necessità di mediare gli intenti riformisti del governo Draghi con la struttura originaria della proposta di legge delega Bonafede, ha determinato risultati in più parti pregiudizievoli - per esempio in materia di impugnazioni - per il diritto di difesa dei cittadini, peraltro senza alcuna reale incidenza sui tempi dei processi. Gli interventi proposti, peraltro, si rivelano necessari al fine di superare incongruenze di sistema che una volta a regime renderanno di difficilissima gestione i processi, come ad esempio quelli che prevedono l’udienza pre-dibattimentale. Il Ministro ha condiviso le preoccupazioni segnalate dai penalisti preannunciando la convocazione in tempi brevi di un tavolo comune, composto da rappresentanti anche della avvocatura e della magistratura, dedicato proprio alle modifiche necessarie dei decreti attuativi della Riforma Cartabia e al nuovo regime della prescrizione processuale.
Roma, 15 dicembre 2022
La Giunta
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del 15.12.2022 Scarica