05/03/2025
Avvocati sotto processo disciplinare e indagati per l'esercizio del diritto di difesa: la solidarietà dei penalisti italiani

La piena solidarietà dei penalisti italiani agli avvocati Antonio Bertei e Alessandra Mattei del foro di Prato,  Gianluca Oddo e Andrea Russo del foro di Firenze e alle Camere Penali toscane tutte, e al contempo la profonda preoccupazione per i gravi episodi denunciati dalla Camera Penale di Firenze e dalla Distrettuale delle Camere Penali toscane. La delibera della Giunta

GIUNTA DELL’UNIONE DELLE CAMERE PENALI ITALIANE

DELIBERA DEL 5 MARZO 2025

La Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane

VISTI

il comunicato della Camera Penale di Firenze dell’11 febbraio 2025 e il comunicato del Coordinamento delle Camere Penali Toscane del 27 febbraio 2025 con i quali sono stati resi noti i seguenti due episodi avvenuti avanti la Corte d’Appello di Firenze:

  • in data il 26 novembre 2024, la Corte d’Appello di Firenze Sezione Seconda, su richiesta avanzata dal Sostituto Procuratore Generale all’udienza del giorno precedente, ha trasmesso un esposto al Consiglio Distrettuale di Disciplina nei confronti dei due Colleghi colpevoli di aver prospettato un’eccezione (ritenuta infondata) in tema di mancata traduzione degli atti;
  • in data 7 gennaio 2025 la Corte di Appello di Firenze Sezione Prima, sempre su richiesta del Sostituto Procuratore Generale, ha trasmesso il verbale di udienza al di lui ufficio per la valutazione della commissione del reato di calunnia a carico dei difensori rei di avere prospettato, sia nell’atto di appello e sia in sede di discussione, un’eccezione di nullità (ritenuta infondata) della sentenza di primo grado, sempre in tema di mancata traduzione degli atti;

RITENUTO

che si sia trattato di attacchi illegittimi alla funzione dell’avvocato nell’esercizio fisiologico del diritto di difesa, nel quale certamente rientrano le doglianze processuali azionabili a tutela del proprio assistito, imputato o parte civile che sia;

RILEVATO

che la difesa nel processo deve essere sempre garantita nel massimo rispetto dell’autonomia e dell’indipendenza del difensore, le cui tesi ed eccezioni, qualora ritenute infondate, possono essere respinte esclusivamente nell’ambito della fisiologica dialettica processuale; mai con provvedimenti diretti alla persona fisica del difensore.

CONSIDERATO

che il diritto di difesa, costituzionalmente garantito dall’art. 24 Cost., è infatti inviolabile e rappresenta un diritto fondamentale che non può soffrire deroga alcuna, pena la tenuta stessa dello Stato di diritto;

che, nel caso di specie si è assistito all’ennesimo esempio di manifestazione di quella “cultura della giurisdizione” che accomunerebbe virtuosamente giudicanti e requirenti, in nome della quale, iniziative come quelle denunciate dalla Camera Penale di Firenze e dal Coordinamento delle Camere Penali, risultano realizzate sinergicamente da requirenti e giudicanti, ledendo il diritto di difesa e con esso le garanzie dei cittadini.

Tanto premesso

ESPRIME

solidarietà agli avvocati Antonio Bertei e Alessandra Mattei del foro di Prato e Gianluca Oddo e Andrea Russo del foro di Firenze e alle Camere Penali toscane tutte, manifestando, al contempo, profonda preoccupazione per i gravi episodi denunciati.

I penalisti italiani ribadiscono con forza e decisione la necessità di respingere ogni tipo di attacco alla funzione difensiva, la cui piena esplicazione garantisce l’effettiva tutela dei diritti degli individui, nell’ambito di un ordinamento effettivamente democratico, in aperta opposizione ad ogni forma di autoritarismo e di autoreferenzialità che talvolta trasuda dall’atteggiamento di certa magistratura.

Roma, 5 marzo 2025
La Giunta