03/03/2014
LE INDAGINI DIFENSIVE ALLA RIBALTA - Bergamo, 28 e 29 marzo.

Si terrà a Bergamo, il prossimo 28 e 29 marzo presso il Teatro sociale, il Convegno dal titolo "Difendere investigando, ritardi, opportunità, prospettive" organizzato dall'Unione, dall'Osservatorio per le indagini difensive e dalla Camera Penale della Lombardia Orientale, Sez. di Bergamo.

Il tema delle indagini difensive è di grande attualità tanto che l’Osservatorio per le investigazioni difensive, sapientemente coordinato da Andrea Lazzoni, ha organizzato a Bergamo, il 28 e il 29 marzo 2014, un Convegno Nazionale dal titolo “Difendere investigando: ritardi, opportunità, prospettive”.
Ricco il parterre dei relatori: oltre al Responsabile dell’Osservatorio, Andrea Lazzoni, il Past President dell’Unione e ora Giudice della Corte Costituzionale Giuseppe Frigo, il Prof. Angelo Giarda per la dottrina e il dott. Alberto Cisterna.
Nella giornata di sabato Ettore Randazzo, altro prestigioso Past President dell’Unione, l’Avv. Carmela Parziale, componente della Giunta, e una Tavola Rotonda coordinata dal Prof. Filippo Dinacci con il Presidente Valerio Spigarelli, il dott. Marcello Maddalena, il Consigliere Renato Bricchetti, il Prof. Paolo Ferrua e l'Avv. Claudia Calubini.
I temi spaziano dalla cultura delle investigazioni difensive alla deontologia per passare attraverso le fonti dichiarative, le prove scientifiche e le prove documentali.
Tra i tanti ci si soffermerà sul tema della indagine della difesa nella prospettiva europea assegnato d’ufficio per competenza all’Avv. Parziale, delegata della Giunta per l’Osservatorio sull’Europa.
In questa sede soltanto un assaggio per non rovinare l’effetto sorpresa.
Con l’istituzione del Pubblico Ministero Europeo, la problematica delle investigazioni difensive verrà “internazionalizzata” nel senso che vi saranno casi in cui il difensore dovrà svolgere atti di investigazione difensiva al di fuori del territorio italiano.
Manca, peraltro, qualsiasi disposizione che attribuisca al difensore dell’indagato il diritto di svolgere attività di investigazione difensiva con conseguente possibile violazione del principio di parità tra accusa e difesa che, proprio in quanto sancito dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, ai sensi dell’art. 32 della Proposta di Regolamento sull’istituzione del Pubblico ministero europeo, andrebbe comunque rispettato.
Si dovrà dunque consentire e prima ancora attribuire al difensore la legittimazione a svolgere investigazioni all’estero.
In altre parole, parallelamente alla costruzione della Procura Europea, andrà creata la figura del difensore europeo, sottolineando con forza la necessità che la fase investigativa presso il Pubblico Ministero Europeo si svolga con tutte le garanzie previste per l’indagato.
Questi i temi che avremo il piacere di approfondire a Bergamo.