24/04/2020
UCPI: stato di agitazione contro lo scempio del processo da remoto.

L’Unione Camere Penali proclama lo stato di agitazione contro lo scempio del processo penale da remoto. L’impegno del Governo e del Parlamento di escludere nel decreto-legge della prossima settimana dal processo da remoto l’istruttoria dibattimentale e le discussioni è un ripensamento importante, ma se non sarà rispettato le iniziative di protesta saranno durissime. La delibera della Giunta dell’Unione.

La Giunta dell’Unione Camere Penali Italiane,
 
PRENDE ATTO
 
della intervenuta conversione in legge del dl con il quale sono state introdotte (con i commi 12 bis, ter, quater e quinquies) norme intese a consentire la celebrazione di processi penali su piattaforme commerciali di conversazione (Skype for Business e Teams), sul presupposto di condizioni epidemiche tali da non consentirne la celebrazione nelle aule giudiziarie;
 
RIBADISCE
 
la radicale avversione a tali provvedimenti normativi, veicolo di un autentico sovvertimento dei principi basilari e fondativi del processo penale, quali quelli della oralità e della immediatezza, che presuppongono la ineliminabile fisicità della sua celebrazione, inderogabile anche in presenza di condizioni di pericolo per la salute pubblica peraltro in via di progressiva attenuazione, sì da consentire la adozione di misure di graduale ripristino delle attività produttive e sociali, rispetto alle quali questa drastica e devastante previsione normativa si pone oltretutto in condizione di inspiegabile ed ingiustificabile controtendenza;
 
RILEVA TUTTAVIA
 
che l’incessante iniziativa politica dei penalisti italiani volta a contrastare tale innovazione normativa, ha trovato consensi parlamentari crescenti, sia in parte delle opposizioni che in alcune forze di maggioranza, al punto che la Commissione Giustizia della Camera aveva approvato una ipotesi di modifica del comma 12 bis, volta ad escludere dalla celebrazione da remoto sia la istruttoria dibattimentale che le discussioni. Tale atto non ha sortito effetti sul provvedimento in via di conversione, ma ha determinato l’odierna approvazione, grazie anche ad un fecondo confronto tra forze di Governo e alcune forze di opposizione, di un ordine del giorno comune che impegna il Governo ad adottare quelle modifiche limitative del processo da remoto “nel primo provvedimento utile”, dunque nell’imminente decreto legge previsto per i primi giorni della prossima settimana;
 
SOTTOLINEA
 
ferma restando l’opposizione incondizionata dei penalisti italiani ad ogni forma di smaterializzazione del processo comunque giustificata, l’indubbia rilevanza di tale iniziativa parlamentare, idonea - ove il Governo darà immediato seguito all’impegno con essa assunto - a ridimensionare in modo significativo l’impatto devastante della riforma sui richiamati principi fondativi del processo penale, da UCPI denunziati senza riserve sin dal primo giorno
 
tutto ciò premesso,
DELIBERA
 
lo stato di agitazione dei penalisti italiani, con il quale essi esprimono e ribadiscono la più ferma ed intransigente opposizione alla smaterializzazione del processo penale appena approvata, riservando ogni ulteriore e conseguente iniziativa politica 
 
PREANNUNCIA
 
che ove l’odierno impegno del Governo e del Parlamento di immediatamente escludere, con il primo provvedimento legislativo utile, dalla celebrazione dei processi da remoto sia gli atti di istruttoria dibattimentale (esame testi, periti e consulenti) sia le udienze di discussione, non dovesse avere seguito, la adozione delle più determinate forme di protesta per impedire che lo scempio del processo penale oggi approvato possa avere concreto seguito nella giurisdizione del nostro Paese.
 
Roma, 24 aprile 2020
 
Il Presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane
Gian Domenico Caiazza
 
Il Segretario dell’Unione delle Camere Penali Italiane
Eriberto Rosso

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