23/06/2020
Riforma dell'ordinamento giudiziario e della magistratura: le articolate proposte dell'Unione.

Mercoledì 24 giugno l’Unione Camere Penali terrà una conferenza stampa per presentare le proprie proposte di riforma dell’ordinamento giudiziario e della magistratura. Alla conferenza stampa parteciperanno il Presidente Gian Domenico Caiazza, il Segretario Eriberto Rosso, il Past President, e Presidente del Comitato promotore per la separazione delle carriere dei magistrati, Beniamino Migliucci, e il Responsabile dell’Osservatorio UCPI sull’ordinamento giudiziario, Rinaldo Romanelli. La conferenza stampa si svolgerà presso la sede, dalle ore 15, e in diretta interattiva sul web sul canale YouTube di Camere Penali TV.

Riformare l’attuale meccanismo di reclutamento dei magistrati. Rendere le valutazioni di professionalità operate nel corso della carriera più certe ed affidabili, superando il conflitto d’interessi attualmente presente. Introdurre criteri di valutazione generali, predeterminati, chiari ed oggettivi, di modo che il procedimento di selezione dei candidati idonei agli incarichi direttivi e semidirettivi non resti esposto unicamente alle logiche correntizie interne all’ANM. Prevedere che gli incarichi direttivi e semidirettivi siano ricoperti a tempo determinato e che esaurita tale esperienza, i magistrati ritornino ad una attività ordinaria, senza poter passare da un incarico direttivo ad un altro. Rivedere il meccanismo dei fuori ruolo che deve diventare un fatto assolutamente eccezionale. Il Ministero della Giustizia va reso indipendente dalla magistratura. Pertanto, va reclutata una dirigenza autonoma. Riformare la legge elettorale del Csm per contenere il peso delle correnti che negli anni sono degenerate in correntismo, con una deriva corporativa, carrierista e clientelare. Separare gli organi di governo di giudici e pubblici ministeri, rendendo finalmente il giudice indipendente dal pubblico ministero. Riportare le funzioni del CSM alla previsione dettata dall’art. 105 della Costituzione, ovvero: assunzioni, assegnazioni e trasferimenti, promozioni e provvedimenti disciplinari, con esclusione di ogni altra attribuzione. Recuperare in pieno il senso che l’art. 104 Cost. assegna alla parola ordine. La magistratura, intesa come organizzazione giudiziaria nel suo complesso, non è un potere, ma un ordine che deve godere di garanzie di autonomia e indipendenza. Attribuire al Parlamento, con la finalità di temperare il principio dell’obbligatorietà dell’azione penale, il compito di determinare con legge, i casi e i modi del suo esercizio, prevedendo adeguati strumenti di verifica dell’effettivo rispetto di tali criteri. Queste alcune delle proposte dell’Unione che saranno presentate nel corso della conferenza stampa di domani.