30/10/2022
L'allarme dei penalisti italiani sul preannunciato decreto legge sulla giustizia penale. Si chiede un incontro con il Ministro della Giustizia, riservandosi ogni iniziativa di contrasto e di protesta.

La nota stampa.

La Giunta dell’Unione Camere Penali Italiane, riunita oggi in via d’urgenza, ha approfonditamente analizzato il decreto legge annunciato dal Governo in tema di articolo 4 bis dell’Ordinamento Penitenziario e di differimento dell’entrata in vigore della Riforma Cartabia, esprimendo in proposito un giudizio drasticamente negativo per entrambi i profili.

Quanto alla riforma, non vi è alcuna ragione che giustifichi il differimento dell’entrata in vigore delle parti relative al sistema sanzionatorio e di esecuzione della pena, che non manifestano il benché minimo problema di natura organizzativa posto a fondamento delle ragioni d’urgenza del decreto.

Quanto all’intervento richiesto dalla Corte costituzionale in tema di ostatività, la Giunta rileva con allarme che, per come esso appare concepito, dà luogo ad un inammissibile atto di ribellione del Governo e del Parlamento alle indicazioni del Giudice delle Leggi.

Il provvedimento, da quanto si è potuto apprendere, introduce regole addirittura peggiorative del quadro normativo censurato dalla Corte costituzionale oltre che dalla Corte Europa dei Diritti dell’Uomo, come la Giunta si riserva di argomentare in un documento che sarà diffuso nelle prossime ore.

L’Unione sottolinea, infine, la manipolazione informativa che sta accompagnando l’adozione di questo provvedimento, indicato come relativo al solo tema dell’ergastolo ostativo, quando invece esso riguarda ed aggrava gli effetti delle ostatività relativi ad un ben più ampio catalogo di reati, a cominciare da quelli contro la pubblica amministrazione.

La Giunta, per tali motivi, chiederà di essere ricevuta dal Ministro della Giustizia On. Carlo Nordio, per poter rappresentare compiutamente le ragioni di contrarietà al decreto legge, riservandosi ogni ulteriore iniziativa di contrasto e di protesta nei confronti di un provvedimento che giudica di straordinaria gravità.

Roma, 30 ottobre 2022

L’Ufficio stampa UCPI