14/05/2024
La Corte costituzionale ammonisce la magistratura sulla effettivitą delle sanzioni sostitutive

La recentissima sentenza n. 84 del 2024 della Corte ha confermato la legittimità costituzionale della pena sostitutiva della detenzione domiciliare. 

Il documento dell’Osservatorio Corte costituzionale e della Giunta

La recentissima sentenza n. 84 del 2024 della Corte ha confermato la legittimità costituzionale della pena sostitutiva della detenzione domiciliare disciplinata ad opera del decreto legislativo n. 150 del 2022, in esecuzione della riforma c.d. “Cartabia”. Al di là delle questioni più tecniche, puntualmente esaminate dalla Consulta (es. eccesso di delega), la pronuncia si segnala per l’ammonimento che la Corte esplicitamente rivolge alla magistratura, - «cui è demandato il delicato compito di dare forma e sostanza alle sanzioni sostitutive»  - di comprendere «presto che la chiave del loro successo potrà essere proprio la valorizzazione» delle «caratteristiche di razionalità e mitezza», pena, altrimenti, «il rischio che la riforma fallisca, altrettanto rapidamente, gli ambiziosi ed importanti obiettivi di deflazione processuale e carceraria che intende perseguire». L’Unione auspica che questo pressante e così autorevole appello sia accolto dai giudici penali perché le misure alternative alla detenzione oltre ad essere una condizione imprescindibile di efficienza  sono altresì indispensabili per approssimare la realtà del sistema agli ideali espressi nel Manifesto del diritto penale liberale e del giusto processo.

Roma, 14 maggio 2024

La Giunta

L'Osservatorio Corte Costituzionale UCPI 

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