14/06/2024
La politica si interessi di tutti i detenuti

Dal comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa un monito all’Italia per l’immediata adozione di efficaci interventi sulle disastrose condizioni delle carceri e per una maggiore trasparenza delle informazioni. Il documento della Giunta e dell’Osservatorio Carcere

Sebbene dall’inizio del 2024 si siano succeduti nelle carceri del nostro Paese 42 suicidi (l’ultimo questa notte a Biella), lo Stato e con esso la Politica non hanno ancora posto in essere alcun rimedio al dramma del sovraffollamento carcerario ed alle gravissime condizioni che ne derivano che appaiono violative dei diritti delle persone detenute.

Le soluzioni prospettate dal Governo appaiono del tutto insufficienti ed inadeguate a fornire risposte immediate ed urgenti al dramma di una condizione detentiva priva di speranza e di risposte, nella quale le carenze dell’assistenza e del trattamento colpiscono inevitabilmente i soggetti più deboli e più fragili.

Dopo il richiamo del Presidente della Repubblica e quello di Papa Francesco, oggi anche il Consiglio d'Europa ha espresso forte preoccupazione, facendo proprie quelle “espresse dalla società civile”, per l'alto numero di suicidi nelle carceri italiane e per la condizione detenuti che soffrono di disturbi psichici che attendono il trasferimento dalle prigioni alle Rems, chiedendo all’Italia interventi urgenti che garantiscano un miglioramento di questa drammatica situazione. 

Nel documento approvato dal Comitato dei ministri dell'organizzazione paneuropea che ha esaminato le misure prese in Italia per rispondere in modo adeguato a due condanne sulla situazione nelle carceri pronunciate dalla Corte di Strasburgo, si "constata con grande preoccupazione che le misure adottate finora dalle autorità non sono riuscite ad arrestare l'allarmante tendenza negativa dei suicidi in carcere, osservata dal 2016 e proseguita nel 2023 e all'inizio del 2024", ed "esorta le autorità ad adottare rapidamente ulteriori misure correttive e a garantire lo stanziamento di adeguate risorse finanziarie aggiuntive per rafforzare la capacità di prevenire i suicidi nelle carceri".

Il comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa stigmatizza, inoltre, il silenzio delle autorità italiane nel rispondere e fornire informazioni alle questioni poste, nel giugno 2023, dallo stesso comitato, nonché, pur prendendo atto positivamente dell'annunciato aumento del bilancio 2024 per il rafforzamento dell'assistenza sanitaria psicologica e psichiatrica nelle carceri, segnala “l’impatto limitato” di tale misura ed esprime la preoccupazione – così come più volte denunciato dall’Unione delle Camere Penali Italiane – sul concreto utilizzo degli ulteriori stanziamenti e sull’effettivo aumento dell’assistenza psicologica e psichiatrica, ingiungendo al nostro Paese di fornirne, nei prossimi mesi, adeguate informazioni.

Al fine di denunciare il fenomeno dei suicidi e di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla persistente crisi del sistema carcerario, è in atto da alcuni giorni davanti ai tribunali italiani e nelle piazze, una protesta che si sviluppa attraverso maratone oratorie organizzate dalle Camere Penali territoriali che si concluderà a Roma con una manifestazione nazionale alla quale saranno chiamate a partecipare tutta la società civile, tutte le forze politiche e le associazioni che hanno a cuore il sistema delle pene del nostro Paese ed il superamento dell’attuale stato di crisi.

L’Unione Camere Penali Italiane rivolge, ancora una volta, un appello al Governo ed a tutte le forze politiche perché adottino al più presto una soluzione legislativa che consenta nell’immediato di eliminare il fenomeno del sovraffollamento, di migliorare le condizioni dei detenuti e di tutelarne la salute fisica e psichica e la dignità all’interno degli istituti di detenzione.

La Giunta

L’Osservatorio Carcere

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