Osservatorio Doppio Binario e Giusto Processo

L’Osservatorio sul processo del Doppio Binario e l’art. 111 Cost. è stato costituito nell’anno 2015 sull’idea e sotto la guida di Armando Veneto, tra i padri fondatori UCPI, a seguito di riflessioni sulla caduta libera di legalità che il processo penale sta subendo e sulla esigenza di bloccarne l’evoluzione.

Ha compiti di raccordo con tutte le realtà processuali nelle diverse aree geografiche del Paese per evidenziare discrasie e tendenze del sistema in un momento di gravi tensioni nel mondo della giustizia, nel timore di una tendenza restauratrice del processo inquisitorio, soprattutto nei processi delicati come quelli di criminalità organizzata, mafiosa e/o economica.

E’, infatti, proprio nell’ambito di questi processi, ritenuti di particolare allarme sociale, che le garanzie difensive sono oggetto di compressione e la figura dell’Avvocato viene impropriamente ritenuta sovrapponibile a quella dell’assistito, in una sorta di processo di osmosi inaccettabile, frutto di grave pregiudizio e nocumento per i diritti costituzionali dei cittadini e per la funzione difensiva.

L’Osservatorio si occupa di analizzare e studiare i casi, le opinioni e le esperienze dell’Avvocatura sul funzionamento del processo “speciale” per il crimine organizzato, circa le prassi distorsive delle regole del giusto processo e le norme che le presidiano, proponendo azioni di intervento dei penalisti e modifiche normative.

Si ritiene preziosa la collaborazione delle singole CP territoriali, attraverso loro referenti, per la rilevazione dei dati che depongono per un uso distorto delle regole del giusto processo, in difesa del processo da celebrarsi dinanzi ad un giudice veramente terzo e con le parti effettivamente in regime di parità.

L’Osservatorio si impegna per la correzione di prassi devianti e di interpretazioni non in linea con i diritti fondamentali della persona, auspicando che i cittadini, bombardati da una copiosa normazione emergenziale, comprendano quanto funzionale alla libertà ed alla democrazia sia un processo uguale per tutti e per tutti i reati.

 

 

 



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11/12/2024

Le Corti di Appello itineranti: l’aula bunker allagata e la crisi del modello

L’imponente Aula Bunker di Lamezia Terme, costruita a tempo di record per la celebrazione del maxi processo “Rinascita Scott”, è stata gravemente danneggiata da un temporale autunnale che l’ha resa impraticabile all’attività processuale, costringendo la Corte di Appello e i difensori ad un assurdo pendolarismo giudiziario. A causa delle difficoltà logistiche, gli oltre 230 imputati saranno, infatti, processati a Catania, con evidenti ricadute sul pieno esercizio del diritto di difesa. Occorre prendere atto che, dietro il clamoroso fallimento del progetto gratteriano, vi è la crisi irreversibile del modello del maxi-processo, che deve essere oggetto di un radicale ripensamento, in quanto incompatibile con i principi del giusto processo.
Il documento della Giunta e dell'Osservatorio doppio binario e giusto processo

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